Sonia
Gandhi
Presidente
dell'Indian National Congress
Lusiana
(Vicenza) |
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Edvige Antonia Albina Maino, detta
Sonia, vedova Gandhi, (Lusiana, 9 dicembre 1946), è una politica
italiana naturalizzata indiana.
Presidente del Partito del Congresso Indiano; vedova di Rajiv Gandhi,
nipote di Jawaharlal Nehru, e già primo ministro.
Il suo nome è stato fatto per una possibile candidatura alla
carica di primo ministro dopo la vittoria a sorpresa del suo partito
nelle elezioni del 13 maggio 2004 per il rinnovo della Lok Sabha,
quando è stata votata all'unanimità per condurre un
governo di coalizione composto da diciannove partiti. Pochi giorni
dopo l'esito elettorale, la Gandhi ha rinunciato all'incarico in considerazione
dell'ostracismo mostrato verso di lei da gran parte della classe politica
indiana, specie dall'opposizione, in quanto non nativa dell'India.
Al suo posto, la stessa Gandhi ha proposto Manmohan Singh, ex ministro
del governo di Narasimha Rao, che è stato accettato dalla sua
coalizione, divenendo il nuovo primo ministro il 19 maggio 2004. A
novembre 2010 la rivista statunitense Forbes ha posizionato Sonia
Gandhi al nono posto nella classifica delle personalità più
potenti del pianeta. Nel 2013 secondo Forbes è la terza donna
più potente del mondo dopo Angela Merkel e Dilma Rousseff.
Sonia Maino è nata da Stefano e Paola Maino a Lusiana nella
contrada Màini, sull'Altopiano dei sette comuni, in provincia
di Vicenza. Il padre, ex prigioniero nella Campagna di Russia, voleva
chiamarla Sonia, in ricordo di una donna che lo aveva salvato accogliendolo
nella sua fattoria, tuttavia il parroco si rifiutò perché
al nome non corrispondeva nessun santo. Ma all'anagrafe venne registrata
come Sonia, nonostante le rimostranze del parroco. Successivamente,
all'età di 3 anni si trasferì con la famiglia ad Orbassano
(alla periferia di Torino) dove il padre, Stefano Eugenio Maino, avviò
un'impresa edìle.
Dopo avere terminato le elementari in una scuola femminile a Sangano,
frequentò il collegio delle suore di Maria Ausiliatrice a Giaveno.
Conobbe Rajiv Gandhi (figlio di Indira Gandhi, nipote di Jawaharlal
Nehru e in seguito primo ministro dell'India) quando questi era studente
all'Università di Cambridge e lei studiava inglese presso la
Lennox Cook School, scuola di lingue per stranieri.
I due si sposarono nel 1968, dopodiché Sonia Gandhi stabilì
la sua residenza in India. Sonia Gandhi ha abbandonato la cittadinanza
italiana ed ottenuto la cittadinanza indiana per naturalizzazione
nel 1983, quindici anni dopo la sua unione con Rajiv, quando si rese
conto che la carriera politica del marito poteva essere in qualche
modo intralciata dalla sua cittadinanza italiana. Ha avuto un figlio,
Rahul, e una figlia, Priyanka Vadra. Sonia Gandhi non è entrata
in politica fino a dopo l'assassinio del marito, avvenuto il 21 maggio
1991. A seguito della morte di Rajiv, il partito caldeggiò
il suo ingresso in politica per continuare la tradizione "dinastica"
del Partito del Congresso che ha sempre visto alla sua guida un membro
della famiglia Nehru-Gandhi, ma lei rifiutò ogni incarico,
ritirandosi a vita privata.
Nel 1998 entrò formalmente in politica, assumendo la guida
dell'Indian National Congress. Appoggiandosi sulla tradizione politica
della famiglia Gandhi-Nehru, ha saputo guidare grandi folle, riportando
in auge il Partito del Congresso e conquistando la fiducia dei suoi
elettori. Tuttavia, Sonia Gandhi è per molti versi una figura
in qualche modo enigmatica: i suoi oppositori (principalmente il Bharatiya
Janata Party), hanno giocato costantemente sulle sue origini e sul
fatto che non parlava in modo fluente l'hindi fino al suo ingresso
in politica.
Candidata premier nelle elezioni generali dell'aprile-maggio 2004,
rinunciò alla carica di primo ministro, subito dopo la vittoria
della sua coalizione, in favore del compagno di partito e ministro
delle finanze uscente, Manmohan Singh. Nella stessa consultazione,
venne eletto al parlamento indiano anche il figlio Rahul Gandhi di
cui la sorella Priyanka aveva curato la campagna elettorale. Il 28
maggio 2005 Sonia Gandhi fu eletta presidente del Partito del Congresso
Indiano (Indian National Congress), suo partito di elezione e prima
forza politica del paese.
Alle elezioni generali dell'aprile-maggio 2009, l'UPA (United Progressive
Alliance), la coalizione guidata dal partito di Sonia Gandhi, ottiene
una nuova vittoria elettorale e il mandato per formare un nuovo governo
sotto la guida del primo ministro uscente e candidato premier alle
elezioni, Manmohan Singh. Il 3 settembre 2010 Sonia Maino Gandhi fu
rieletta per la quarta volta all'unanimità Presidente dell'Indian
National Congress. Nel marzo 2013, in seguito agli sviluppi derivati
dall'arresto di due marò italiani da parte dell'India, rilasciò
pesanti dichiarazioni sull'atteggiamento dell'Italia (suo paese d'origine)
nella vicenda.
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