FABIOLA GIANNOTTI
la scienziata italiana

La reputazione leggendaria. La caparbietà con cui è fuggita dall’ospedale per andare a relazionare al mondo la altrettanto leggendaria “cattura del bosone”. Time mette Fabiola Gianotti tra le persone dell’anno. In un olimpo mondiale, accanto a Barack Obama, Malala Yousafzai, la quindicenne pakistana gravemente ferita dai talebani lo scorso 9 ottobre, Tim Cook, Ceo di Apple, e il presidente egiziano Mohamed Morsi. E per raccontare la fisica italiana, Time comincia da quel terribile mal di denti con cui Fabiola Gianotti ha lottato nei giorni che precedono il seminario annuale del Cern in cui avrebbe dovuto presentare la notizia del secolo, il lavoro di migliaia di scienziati guidati proprio da lei, una donna scienziato. Quasi che anche la scienza se portata alla luce da una donna dovesse seguire il dettato biblico: «partorirai con dolore».
Va bene, l’articolo lo ha scritto Jeffrey Kluger, classe 1954, prestigiosa firma di articoli e libri scientifici. Mi chiedo, però, possibile che persino un uomo di scienza ceda al fascino del colore. E quel colore che comunque confina le gesta femminili nel dolore, giusto per poi dire «ammirevole soldato di fronte al dolore»?

Fabiola Gianotti, TIME’s Person of the Year, incarna soprattutto, per donne e uomini, la capacità di “inseguire i sogni”. O se vogliamo l’intelligenza di dare forza propulsiva alle utopie. Personali e condivise. Con cocciutaggine, certo, e quella è forse la metafora cosmopolita del bosone di Higgs. Con specializzazione e insieme visione, questa è qualità umana e umanistica, come la biografia della scieziata del Cern ha raccontato e racconta.
Sono le prime cose che ho pensato quando ho letto la notizia che la scienziata (ma come le donne non erano poco inclini alle scienze?) era nella rose dei finalisti del Time. Ora la notizia e l’incoronazione. E un articolone sulle prestigiose pagine del Time che ripercorre tutta l’avventura scienfica a cui fabiola Gianotti, tra virgolette ne riconosce forza umana.
«Non è solo un grande sforzo scientifico, ma un’avventura umana unica», dice Gianotti intervistata. «Lavorare con così tante persone provenienti da tutto il mondo, è estremamente arricchente e stimolante».
E anche questo mi pare un bel modello che la signora della scienza ci offre a donne e uomini.

http://it.wikipedia.org/wiki/Fabiola_Gianotti