Da
Francesca Costa, responsabile del un centro di raccolta 50e50
di Pordenone
In
quest'anno europeo per le Pari Opportunità il tema della
discriminazione femminile in politica è più che
mai attuale. In questo momento in Italia esiste un vero e proprio
deficit democratico e un netto ritardo storico nella Democrazia
Paritaria. Per tale motivo l'UDI ha predisposto il testo per
la Proposta di Legge di Iniziativa Popolare "50e50…
Ovunque si decide! Norme di Democrazia Paritaria per le Assemblee
elettive". Tante persone in maniera plurale si stanno muovendo,
per chiedere, a sessant'anni dalla Costituente, quello che già
da allora era previsto: che ne è stato degli articoli
2, 3, 51 della Costituzione? È proprio per affermare
l'urgente necessità della pari corresponsabilità
di donne e uomini in tutte le cariche decisionali che il 13
ottobre si svolgerà a Roma, in Piazza Farnese dalle 14.00
alle 20.00, una grande manifestazione.
"Voglio ringraziare pubblicamente le 2430 persone che fino
ad oggi hanno apposto la loro firma nella sola provincia di
Pordenone. Abbiamo registrato il record nazionale di sottoscrittori
e sottoscrittrici fra cui il Ministro P. Bersani, il giornalista
M. Travaglio, il sindaco di Cordenons, svariati assessori, consiglieri
sia provinciali che comunali. Non c'è stato colore e
non c'è stata discriminazione di genere per questa raccolta
di firme che mi ha permesso di venire a contatto con una moltitudine
di persone con cui, alle volte, ho avuto la possibilità
di condividere parte dei loro vissuti quotidiani. Una esperienza
gratificante e toccante allo stesso tempo. Se le firme apposte
sono state paritarie (direi che siamo proprio nell'ordine di
50 e 50), le motivazioni per cui alcuni/e non hanno firmato
avevano una diversità proprio in base al genere: le donne
ritenevano giusto far emergere la capacità senza bisogno
di leggi particolari, gli uomini adducevano la motivazione dei
fornelli e dei figli. In particolare mi è rimasto impresso
un signore a cui chiesi se avesse una figlia, lui rispose di
sì: era orgoglioso di lei (laureata, contenta del suo
lavoro e dei suoi bambini). Allora gli feci notare che la sua
tesi, per cui la donna deve pensare solo alla famiglia ed alla
casa, non reggeva. In men che non si dica era chino sul banchetto
e con la penna in mano: stava firmando e di più, fece
'capitolare' anche l'amico che lo accompagnava. Desidero ricordare
che la campagna di raccolte firme si concluderà il 30
novembre e che hanno aderito anche Spi CGIL, Onerpo, la Casa
Delle DOnne,... Inoltre, attraverso questo quotidiano (Messagero
Veneto), unico che aveva dato voce a tale iniziativa, vorrei
ringraziare tutte le persone che ho incontrato nelle piazze,
nei mercati, davanti ai negozi e che ci hanno aiutato a raggiungere
un risultato sopra ogni aspettativa."
GRAZIE A TUTTI/E VOI e un ringraziamento particolare a Wanda
Montanelli, Pinna Nuzzo e Milena Carone.
costaidv@gmail.com
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