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ARRIVO 'BILANCIO DI GENERE' IN FINANZE ITALIANE
LINGUITI, STRUMENTO INDISPENSABILE PER DIRITTI CITTADINANZA
Roma,
3 ott. (Adnkronos/Labitalia) - Arrivera' presto, con la Finanziaria
2009, il primo 'bilancio di genere' nazionale. Uno strumento
di governo, quello del 'gender budget', che l'Unione europea
ha raccomandato in due risoluzioni agli Stati membri come ormai
imprescindibile, soprattutto in considerazione dell'attuazione
di politiche antidiscriminatorie nel 2007, Anno europeo per
le pari opportunita'. Ora, grazie a una convenzione tra il ministero
per i Diritti e le Pari Opportunita' e l'Isfol per il biennio
2007-2009, il gender budget approdera' nelle prossime due programmazioni
finanziarie ed economiche italiane. E, se per la Finanziaria
2008 (quella appena approvata in Consiglio dei ministri) si
fara' un'analisi della distribuzione delle risorse anche con
una logica di impatto di genere, nella manovra successiva (che
interessera' il 2009) sara' gia' possibile scrivere i bilanci
tenendo presente il rispetto e la valorizzazione delle pari
opportunita'. ''Si tratta di uno strumento indispensabile -ha
detto il sottosegretario ai Diritti e alle Pari Opportunita',
Donatella Linguiti, presentando stamani a Roma l'iniziativa-
e non solo da un punto di vista 'contabile'. I bilanci non sono
solo semplici strumenti economici, ma strumenti con cui la politica
decide le priorita' di intervento, in base alle esigenze dei
cittadini. Ma la cittadinanza -ha avvertito- non e' neutra e
di fatto molti diritti delle donne vengono ancora oggi trascurati''.
''L'Isfol -ha spiegato Elena Murtas, ricercatrice dell'Istituto-
gia' dal 2003 si occupa di bilanci di genere, a livello locale.
Le prime sperimentazioni sono partite nelle province di Genova,
Siena e Modena, per poi allargarsi progressivamente. Attualmente
-ha aggiunto- sono 12 le province coinvolte a vario titolo in
esperienze di gender budget, insieme a tre regioni (Emilia Romagna,
Marche e Piemonte) e vari comuni''. La convenzione tra Isfol
e ministero per i Diritti e le Pari Opportunita' prevede anche
un'azione mirata all'individuazione dello strumento normativo
migliore per far diventare il bilancio di genere una prassi
a tutti i livelli legislativi (regioni comprese). ''Sulla Finanziaria
2008 -ha specificato Murtas- faremo un lavoro di analisi, mentre
per il prossimo anno si cerchera' di intervenire direttemente''.
A essere monitorate attentamente da un comitato di esperti e
studiosi dei settori bilanci e pari opportunita' saranno alcuni
capitoli di spesa, come pubblico impiego, trasporti, pensioni,
lavoro, agricoltura o ambiente. ''Prenderemo in considerazione
anche le voci apparentemente piu' distanti dalla problematica
dell'affermazione delle pari opportunita' -ha detto il sottosegretario
Linguiti- proprio perche' bisogna cominciare dagli aspetti meno
conosciuti e trascurati per agevolare la conciliazione tra lavoro
e famiglia e valorizzare tutto quel lavoro delle donne che,
come il tempo dedicato a cura e assistenza, non viene ne' riconosciuto
ne' valorizzato''.
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