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FRANCESCO FA BENE ALL'ITALIA
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31.
La sintesi di Rutelli tra le vostre aspettative e gli altri mondi
"Vi propongo oggi una grande tregua fiscale". Col tono di chi dice
"Ti suggerisco per cena di fare un bella grigliata". Semplicemente
Rutelli parla agli industriali romani e giocando in casa. Dico questo chiedendomi
se potrò scrivere un giorno "agli industriali italiani e giocando in casa".
Sicché gli industriali italiani dovrebbero chiedersi come mai Rutelli è così
ben accolto. Quindi il Centrosinistra, o meglio il governo di Rutelli, fa bene
anche agli industriali?
Ciò
che dice Francesco è che "cercherà la sintesi tra le loro aspettative ed
altri mondi".
E'
l'unica cosa che può fare. E' l'unico modo di procedere. I suoi avversari non
l'hanno capito. Accusando Rutelli di essere nient'altro che lo strumento di
qualcuno o la facciata che nasconde altri, io ritengo che si sbaglino di gran
misura perché non hanno tenuto conto né della sua ambizione, né dei sui complessi.
E che la prima origina i secondi l’ho già scritto nel capitolo “Il complesso
di Edipo” a lui dedicato.
Aggiungo,
e credo di non sbagliare, che se da piccolo gli avessero chiesto:”Che cosa vuoi
fare da grande” Rutelli avrebbe risposto “Il premier”. E’ lui cioè che l’ha
deciso per primo. Nessuno lo spinge verso questa scelta difficile. Il coraggio
di proporsi come conduttore di una battaglia data per persa dai più attenti
osservatori di faccende politica, l’ha trovato da sé. “Ero l’unico a credere,
tra cinquantasette milioni di italiani nella possibilità di vittoria del Centrosinistra”
e dicendo questo Francesco Rutelli si riferisce all’autunno scorso, quando il
divario con il Centrodestra in previsioni di scelte elettorali era enorme. Oggi,
a piccoli passi, il sindaco di Roma che desidera fortemente diventare il sindaco
d’Italia, ha colmato gran parte di quel divario, e lo ha fatto con la forza
del suo ottimismo. Contagiando gli altri nell’aver fiducia nella possibile realizzazione
di un sogno.
Come
premier Rutelli è disposto a diventare il tramite attraverso il quale si raggiungeranno
obiettivi soddisfacenti per il Paese, e possibilmente per il maggior numero
delle categorie del nostro Paese. Se, quando con l’intenzione di offenderlo,
si afferma che dietro di lui c’é qualcuno per i cui interessi egli agisce, non
si sbaglia. Lui va avanti e appresso vanno milioni di persone che ritengono
possibile un cambiamento trasparente del modo di governare. Intendendo per cambiamento,
la ricerca e l’acquisizione del meglio possibile per il maggior numero di categorie
umane. Dietro di sé Francesco Rutelli ha la folla. Una folla consapevole, equilibrata
e ottimista, non la massa informe, condizionata da sistemi comunicazionali discutibili.
Il candidato Premier del Centrosinistra è tranquillo, pacato. Non alza mai la
voce. Non deve dimostrare di avere forza. I muscoli li lascia mostrare agli
altri perché la sua tempra emerge da un serafico modo di affrontare i problemi.
Occorre molta più forza, autocontrollo, nel tenere a freno il desiderio di rispondere
a offese e provocazioni che battere il pugno sul tavolo.
Il
suo, non c’è niente di male, è un lavoro da conciliatore. Mediare è difficilissimo;
Chi fa da trait d’union tra l'offerta e la richiesta deve essere paziente
e motivato. Rutelli, ripeto, dichiara che “cercherà la sintesi tra le aspettative
degli industriali e gli altri mondi”, e deve necessariamente raccogliere le
esigenze, le pretese, i rifiuti di ognuna delle parti in trattativa, valutando
qual è la migliore soluzione. Sapete, l'unico modo per far concludere efficacemente
una compravendita è capire un aspetto fondamentale: distinguere
il vero valore di quello di cui si tratta.
"E'
un tratto umano del sindaco - scrive Nadia Tarantini - molto
( Nadia Tarantini , "Francesco Rutelli", Roma, 1996, Viviani Editore)
Ritenete
che sia meglio avere,
Secondo
me sbaglia. Non solo perché quasi mai chi alza la voce è il più forte, ma soprattutto
perché, se non ci si incontra in un punto di sintesi nascono le guerre gli scioperi;
le dimostrazioni in piazza, gli uni contro gli altri armati. Scrive Italo Insolera
che Rutelli si ispira a Ernesto Nathan, che appare nella lotta politica romana
negli anni antecedenti il 1890. Nathan ispirava fiducia perché, a differenza
dei sindaci aristocratici che per trentasette anni lo avevano preceduto in Campidoglio,
non aveva interessi personali da difendere".
(Italo Insolera, "Roma Moderna", Torino, Einaudi 1993).
E
Francesco, amando Roma, questa città complicata, grande 12 volte Napoli, con
130 mila ettari di territorio. Q uesta città bella e solenne, col più ampio
spazio a verde di tutta Europa, è riuscito a interpretare le esigenze dei cittadini
operando un difficile lavoro di equilibrio con la sua natura ambientalista.
Rutelli
ha viaggiato, in questi sette anni di governo della città di Roma, in perenne
lotta tra il desiderio di volare alto in salvaguardia dell'ambiente e l’esigenza
concreta di adoprarsi per divenire funzionale alle richieste dei cittadini,
i quali hanno bisogno di autobus, case, metropolitane, servizi.
Questa è l’elencazione in opere e cifre di ciò che il sindaco Rutelli ha realizzato a Roma in sette anni del suo governo.
31.1 Elenco dei lavori per Roma nei sette anni in cui ha governato Francesco Rutelli:
1. Ristrutturazione della stazione Termini; 2.
3^ corsia del Grande Raccordo Anulare; 3.
3^ corsia della Roma-Fiumicino; 4.
Sottovia del lungotevere in Sassia; 5.
Raddoppio della galleria sul lungotevere; 6.
Interconnessione con il parcheggio del Gianicolo; 7. Raddoppio ed elettrificazione della ferrovia San
Pietro-La Storta-Cesano-Viterbo; 8.
Il nuovo aeroporto di Fiumicino; 9. Opere ospedaliere: il nuovo Santo Spirito, il nuovo Padiglione
del Policlinico Gemelli; 10. Riqualificazione dell’area di Tor Vergata (PER LA REALIZZAZIONE DEI LAVORI IL TEMPO IMPIEGATO NON E' STATO SUPERIORE AGLI 800 GIORNI).
GIUBILEO: a.
67 milioni di presenze per l’anno Santo; b.
25 milioni di arrivi a Roma; c.
70.000 volontari hanno accolto i pellegrini; d.
2 milioni di giovani hanno partecipato alla Giornata Mondiale
della Gioventù a TorVergata; e. 3.500 sono state le manifestazioni religiose
ECONOMIA: 1.
Saldo positivo di 42.413 imprese in più (27,77%) 2. incremento di 81.000 occupati; 3.
disoccupazione scesa dal 12% al 10%; 4.
2.500 miliardi ricavati con le privatizzazioni tutti investiti
per la città;
TRASFORMAZIONE
URBANA: a.
Garantiti ad un milione di persone in più i servizi di urbani b. Roma ha guadagnato 34 posizioni per vivibilità (dal 57° posto al 23°) c.
130 nuove piazze; d.
110 quartieri ridisegnati; e.
6.000 palazzi restaurati; f.
l’Auditorium di Renzo Piano (in costruzione); g.
spazi–musei nuovi di Gae Aulenti nelle scuderie del Quirinale; h.
Centro di Arte contemporanea di Zana Hadid; i.
Centro Arte contemporanea dell’Ara Pacis di Richard Meier; j.
Nuovo centro congressi di Massimiliano Fuksas;
MOBILITA’: 1. 176 chilometri di ferrovie metropolitana; 2.
24 parcheggi di scambio per 10.000 posti auto; 3.
50.000
posti auto tariffati; 4.
3.000 posti auto per i residenti; 5.
quintuplicato il numero dei mezzi pubblici elettrici; 6.
velocità degli autobus aumentata del 13%;
CULTURA: a.
Nuovi Musei Capitolini; b.
Galleria Borghese; c.
Palazzo Altemps; d.
Scuderie Papali del Quirinale; e.
Museo romano di Palazzo Massimo; f.
Domus Aurea; g.
Galleria Comunale di Arte moderna; h.
Museo Montemartini.
ALTRI DATI: i. La spesa per i restauri del Comune di Roma è stata di 420 miliardi; j. I visitatori dei musei sono raddoppiati (7 milioni e mezzo l’anno); k. Si sono realizzati2.241 metri quadrati di nuovi spazi espositivi (Galleria comunale di arte moderna e contemporanea, Galleria di via Crispi, Scuderie Papali, Musei Capitolini. Mattatoio Museo delle Mura, Casina delle Civette; Acquario romano, Centrale Montemartini); l. 7 milioni di spettatori per L’estate Romana 2000.
TURISMO: 1. Il
turismo a Roma cresciuto del 20%; 2. posti
letto aumentati del 15%; 3. gli
occupati del settore aumentati del 13%;
AMBIENTE: a.
1.500 ettari di verde in più; b.
-50% calo di benzene, -25% monossidi di carbonio; c.
2200 ettari di verde
del Comune aumentato; d.
17 aree naturali protette istituite; e.
14 parchi storici rimessi a nuovo; f.
12 parchi urbani recuperati; g.
creati 230 parchi e giardini in periferia; h.
superati i blocchi del traffico del passato; i.
la raccolta differenziata dei rifiuti aumentata del 8%;
AMMINISTRAZIONE: j. L’efficienza degli uffici è aumentata, il numero degli impiegati passato da 30.262 a 27.600; l. Concessioni edilizie: tempo azzerato: 120 giorni al posto di 30 mesi m.
ICI ridotta del 24%.
SICUREZZA: o.
Diminuiti i reati: 11% in meno di borseggi, 40% in meno gli scippi; p.
Il numero dei campi nomadi si è dimezzato (da 50 a 24).
SOLIDARIETA’: r. 80.000
pernottamenti e 600.000 pasti ai poveri: s. disabili:
68 miliardi spesi al posto dei 40 del passato; t. 22
centri diurni per mille anziani fragili; u.
25 centri anziani in più; v.
30 residenze protette; w.
500 anziani impiegati come custodi nei musei; x. 120 nuovi assistenti sociali. |
31.2 Le nespole di marzo
Le
nespole le adoro, forse perché mia madre raramente le comprava. La nespola è
un frutto che spunta tra maggio e giugno e dura pochissimo. Forse considerata
sempre una primizia ha dei costi superiori rispetto all'altra frutta. Una volta
un nocciolo di una nespola dolcissima, grande, fu da me piantato in giardino
ed oggi è un albero. Sono passati circa quindici anni. Fino a tre anni fa non
faceva altro che foglie senza neanche un fiore e senza frutti, Poi mio fratello
Luigi che sta a Marino mi ha dato qualche ramo potato da una sua pianta, ed
ho voluto fare l'innesto. Un contadino mi aveva insegnato come fare usando la
cera, la rafia e inserendo il ramo nel taglio del ramo ospite.
Ebbene
dopo un certo tempo tutti i miei numerosi innesti erano secchi. Avevo sbagliato,
non mi ero resa conto di innestare troppo sulla punta, sicché la linfa vitale
non arrivava alla parte aggiunta. Avrei dovuto accorciare oltre la metà del
ramo originario e poi inserire il ramo da innestare sul pezzo corto, di modo
che la linfa vitale potesse avere la forza per raggiungere il ramo innestato,
nutrirlo e dare i primi frutti.
Così ho lasciato perdere. Osservavo ogni tanto con dispiacere i rami secchi.
Poi un giorno a febbraio, mi sono accorta che tutti i rami innestati erano caduti,
però nella parte di ramo originale della pianta spuntavano fiori e frutti. Ho
fatto un innesto al contrario. Il contadino che mi aveva fatto gli altri innesti,
non ha saputo spiegare come mai nascevano i frutti "dietro" l'innesto.
Forse la pianta era matura per fare i frutti, mi ha detto. Ma allora perché
li ha fatti solo sui dieci rami che avevo innestato?. Magari è tutto normale,
ma nessuno mi ha saputo spiegare questo fenomeno.
.
32.
Htl Massimo D’azeglio, via Cavour, Roma Sono
presenti Romolo Guasco, Alessandro Battisti, la senatrice Carla Mazzuca,
l'assessore alla città dei bambini Pamela Pantano, il capogruppo alla
regione Michele Gargano. Giornalisti e decine di altri esponenti di Democratici,
Popolari, Udeur, in accordo per organizzarsi sulla campagna elettorale
della Margherita. |
Può
essere utile considerare il carattere emotivo da cui nasce la solidarietà, l'affetto
verso Berlusconi. Ispirata per esempio da ciò che programmi Tv significano o
hanno significato per molti italiani: legami con l'infanzia, ricordi piacevoli
di giovani tra i 20/25 anni, senso di apparentamento tra i ricordi e il fornitore
di tali prodotti, cioè Berlusconi.
Berlusconi
rappresenta una figura consueta, quotidiana, uno di famiglia che dà agli altri.
Quasi un parente ricco e generoso. Produce lavoro, ma regala programmi tv. Ispira
un senso di appartenenza perché legato a momenti belli del presente e del passato.
E' colui che ha regalato i Jefferson, i bei film americani, i programmi a quiz
miliardari e accessibili a tutti, soprattutto gratis (almeno apparentemente).
Ci
ha regalato le telenovelas e c' è tutta una categoria di donne che gli sono
grate per questo. Per un giovane di venticinque-trent'anni Berlusconi è rapportato
a importanti momenti di crescita. E' colui che c'è sempre stato quando qualcosa
di bello veniva dal mondo inaccessibile dei ricchi. Lui condivide, lui dà, lui
c'è. E quando è assente dal video ci sono le sue emanazioni: programmi, pantomime
contro i suoi avversari, tg personalizzati, partite di calcio; conduttori fedeli,
e persino presentatori apparentemente indipendenti che però orientano verso
la considerazione finale che tutto sommato il male minore è lui. Lui Berlusconi.
Conduttori tv dichiaratamente di sinistra, ex sessantottini, attori ed artisti
, ballerini e nani, fuoriusciti radicali, sono tutti lì a lavorare per lui,
che magnanimo accoglie tutti e paga tutti e dà lavoro e regali a chi gli è fedele
e talvolta riesce a ridere con chi lo critica.
Pensate
che suggestivo messaggio per i più semplici. E che insolita dimostrazione di
potenza.
La
comunicazione in fondo una partita a scacchi dove si devono prevenire le mosse
dell'avversario; con attese pazienti, in silenzio. Con "educazione alla
frustrazione", nel senso di tacere quando si vorrebbe parlare; non lasciarsi
trascinare in terreni minati dove il rischio è troppo alto per poterlo controllare.
Già,
secondo Tannenbaum l'albero caduto nella foresta non ripreso dalla televisione
forse non è realmente caduto*
La
comunicazione è fatta talvolta di esiti immediati, per improvvise coincidenze
fortunate, più spesso è fatta di un lento seminare per ottenere risultati che
sempre tornano se si tiene ben presente la necessità di dover condurre il gioco.
Anche quando sembra che siano gli altri a condurl. La comunicazione è fatta
di poche essenziali parole ribadite spesso come slogan in cui sintetizzare bene
i meriti, dove pubblicizzare tutto quanto è stato fatto.
Diciamo che il deserto era l'Italia dopo Tangentopoli e che gli alberi nonostante tutto sono cresciuti. Il primo, troppo facile da ricordare è l'Ulivo, gli altri sono l'albero dell'Euro, quello della riduzione degli interessi bancari, dei posti di lavoro, della legge Bassanini, della Legge 285 per l'infanzia. E tanti altri da confortare molti italiani, che spesso stanno all'ombra ma non sanno chi ha piantato l'albero. Sempre perché la televisione non lo dice.
*Percy Tannenbaum evidenzia questo fenomeno in un suo saggio intitolato: " Se un albero cade nella foresta e non è ripreso dalla televisione, l'albero è realmente caduto?" e pone l'accento sul bisogno di verificare l'esistente e la realtà attraverso "la vita televisiva". Con la conseguenza che sforzi enormi sono indirizzati al tentativo di ottenere quel tipo di appartenenza alla verità multimediale. La televisione al servizio della realtà è spesso l'unico modo per conoscere; l'unica finestra sul mondo dalla quale si affaccia parte di un'umanità esclusa da mezzi di cultura e di sapere più autentici.
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34. Come nel teatro. L’allestimento a vista
Mi
piace far politica. Intendo continuare anche se a modo mio. E’ difficile imbrigliarmi
in confini di idee predefinite e in compartimenti stagni. Preferisco vivere
la politica non perdendo mai il mio punto di osservazione “esterno” che mi permette
di valutare e ragionare i fatti come ogni cittadino che la politica la subisce.
Il
mio osservatorio della vita, e del ruolo che io stessa assumo nella convenzione
politica vuol essere anche l’osservatorio degli altri, di coloro che ne sono
al di fuori ma gradiscono conoscere gli accadimenti come in una specie di rappresentazione
cinematografica o teatrale. Non posso affermare che quanto scrivo sia fedele
come un documentario. Sebbene io cerchi di allegare i documenti e descrivere
fatti il più possibile vicino alla realtà, devo avvertire che comunque il risultato
ultimo sarà una interpretazione di cose e circostanze fondata la mia capacità
di raccontare; adeguata alla mia sensibilità personale.
Un
maestro in tale genere di rappresentazioni è stato Giorgio Strehler che nella
messinscena della Tempesta, giocava con due “anime”, compiendo una scelta che,
se da un lato tendeva a documentare a vista gli allestimenti scenografici, dall’altro,
in diversi momenti della rappresentazione, porgeva all’osservatore “il meraviglioso
e il fantastico” nascondendo i trucchi. Anche Laurence Olivier, seguendo le
antiche orme di Méliès e lavorando per il cinema, mostrò l’allestimento scenico;
però aggiunse un ulteriore mezzo rappresentativo di realtà e fantasia. Denunciò
per mezzo del cinema la recitazione e le convenzioni teatrali. Fece del
teatro-cinema. Nelle riprese su Enrico V mostrava gli spettatori e le quinte.
Il filmato si situava in qualche modo da una parte e dall’altra della rappresentazione
teatrale, al di qua e al di là del palcoscenico. Osservare, esserci, capire
e trasmettere. E’ un modo per incidere. Un metodo per aiutare e aiutarsi
a dare il giusto peso a quello che succede. Quando collaboravo con ‘Italia dei
Valori” dissi a Di Pietro e Bordon che volevo organizzare un “Osservatorio
per l’etica nella Comunicazione”. Mi chiesero un progetto che gli presentai
e che piacque. Penso che mi avrebbero messo a disposizione i mezzi
per attuarlo se fosse rimasta la sede nazionale in via del Corso. Poi le cose
sono cambiate. Mi fa piacere però sapere che oggi il senatore Di Pietro
ha un “Osservatorio per l’etica nella politica”. Le due cose sono legate.Vanno
incontro all’esigenza che la gente ha di comprendere e giudicare, perché non
è più possibile fare passi indietro. I trucchi scenici vanno mostrati:
il linguaggio, le azioni, le finalità della politica
debbono risultare comprensibili a tutti. E’ questa la trasparenza di cui abbiamo
estremamente bisogno.
CONFERENZA
NAZIONALE DELL'ULIVO
PALAZZO DEI CONGRESSI- EUR - PIAZZALE KENNEDY - ROMA Interventi
in sintesi Rosy
Bindi - Non ci sta al fatto che Berlusconi ogni volta ne inventi una
delle sue per stare nell'agenda delle cose di cui parlare. Attraverso
la strumentalizzazione di minacce che non esistono fa passare in secondo
piano argomenti importanti. Cita Vittorio Bachelet e tutte le vittime
del terrorismo a cui si deve rispetto. Sul lavoro svolto dal governo di
centrosinistra non è consentita timidezza; inchiodiamo i nostri avversari
sulle nostre scelte di fondo e sui risultati ottenuti: Stato sociale,
Salute. Dini
- Sulle donne: più spazio. La strada della libertà si percorre attraverso
l'economia della conoscenza. Occorre offrire uguali opportunità ai giovani
di tutto il mondo, a prescindere dalla nascita. In Italia il Mezzogiorno
esprime al suo interno straordinarie dinamiche industriali. Le grandi
chances del sud sono i Fondi strutturali d'Europa, fondi che appartengono
anche a noi e che devono essere impiegati per lo sviluppo di turismo,
arte, industrie. Tutto questo contro le rendite parassitarie. Moni
Ovadia, poeta - Si dichiara "contro lo snobismo astensionista
di chi sta sulla torre d'avorio". Enrico
Boselli - "L'abnorme concentrazione di potere di Berlusconi è
un rischio. Lui si dichiara vittima di una campagna di odio, ma non è
vittima, è solo un potente e un prepotente che si permette di evitare
di chiarire come risolverà il conflitto d'interessi". Ringrazia Rutelli
per il contributo che ha dato alla nascita del Girasole che intende riunire
la grande esperienza del Riformismo e dell'Ecologia. Mussi - Ricorda l'assassinio di D'Antona. Parla brevemente delle dichiarazioni di Berlusconi sui pericoli che dichiara di correre. Ricorda il lavoro che il governo di centrosinistra ha svolto in questi cinque anni. Tra gli altri la concessione del "prestito d'onore". Dice che in una precedente assemblea un giovane ha preso parola dichiarando che non credeva al prestito d'onore all'inizio, poi però lo ha ottenuto, ha aperto un'officina che adesso dà i suoi frutti tanto che ha dovuto assumere tre giovani dipendenti ai quali paga regolarmente i contributi. “Questa è la normalità che noi inseguiamo. La nostra aspirazione è quella di essere un paese normale”. Enzo Bianco - Migliaia di persone scelgono l'Italia come miraggio. La differenza tra oggi e 5, 6 anni fa è che grazie alla Legge Turco-Napolitano oggi l'Italia ha il più alto numero di accordi di riammissioni con i paesi da cui provengono i clandestini: 23 accordi. In quegli anni erano solo 7 mila gli stranieri che avendo l'intimazione di allontanamento erano realmente allontanati. Solo l'11% cioè. Col nostro governo sono passati a 60.000, cioè il 65%. Diliberto - Uno degli aspetti trattati da Moni Ovadia è il tema dell'astensionismo di centrosinistra. Dopo le elezioni del 1996 quando poi nel 1998 Bertinotti fece cadere il governo di Romano Prodi si sono perduti un numero consistente di elettori di sinistra. In pratica i voti dei cossuttiani più quelli dei bertinottiani sommano i due terzi del totale iniziale; si è quindi perduto un terzo degli elettori che la sinistra aveva nel '96 (oltre un milione). Il disorientamento di massa diffuso è una delle cause principali dell'astensionismo. Rammento la coerenza di Rutelli il quale ha dichiarato che non è disponibile a rimpasti di governi futuri. La coerenza non è un valore da poco, come la categoria dei valori non è proprietà esclusiva di Di Pietro o del Pool di Milano: Enrico Berlinguer sulla "questione morale" fondò gran parte della sua vita politica, per realizzare un progetto di unità delle forze della sinistra con le forze democratiche di centro. Pose come questione "politica" la questione "morale". C'è un saggio di Enrico Berlinguer del 1981, di venti anni fa, dedicato alla questione morale in cui scriveva che "la commistione tra politica e affarismo porterà alla fine dei partiti. Entreranno in crisi i partiti e i cittadini sfiduceranno sia i partiti che le istituzioni. Quale sarà l'unica figura morale ? Il Papa”. Per questi motivi dobbiamo rivendicare la nostra "diversità" rispetto agli altri. La nostra diversità dell'azione morale prima che politica. Un'azione etica di servizio alla politica. Non abbiamo comunicato abbastanza com'è cambiato il nostro Paese. Non abbiamo comunicato che per fare questo occorre una grandissima passione civile e politica. E' necessario l'orgoglio di appartenenza. Luigi Berlinguer - La scuola, la riforma dove si intende tra l'altro che la musica, l'arte, una volta banditi dai programmi, sono cultura. Provate a suonare uno strumento e vedrete quanto è faticoso. Il rigore non è contrapposto alla creatività. Libero è chi è forte nella cultura della creatività. Rossi Gasparrini - (Federcasalinghe): 300.000 assegni di maternità per le mamme, 2 milioni di donne nullatenenti iscritte ad assicurazioni contro infortuni domestici; 300.000 assegni per il terzo figlio. Assegni per i libri scolastici. Questo è stato fatto. Tra i progetti: un assegno per le mamme che stanno a casa fino a tre anni del loro figlio. L’istituzione della “festa della famiglia” ( il 5 maggio) Fernanda Pivano - in video: "Francesco vorrei avere la bacchetta magica per farti uscire splendente come al Palavobis." Dichiarazioni di affetto e auguri per Rutelli. Ivana - ragazza di 21 anni: rivendica il diritto di sognare; Laura Pennacchi - interviene sulla questione donne. Franco
Bassanini - Per Pasqua ha mandato un pacco dono a Berlusconi. A lui
che dichiara che l'Italia ha la maglia nera rispetto agli altri paesi
evoluti. Dichiara inoltre che taglierà del trenta per cento le spese delle
pubbliche amministrazioni. Gli ha mandato: libri, ricerche statistiche:
Il rapporto OCSE sull'Italia che ha un giudizio pesante sul Giappone e
sulle Filippine. Sull'Italia si scrive "... partendo in ritardo rispetto
a molti paesi, l'Italia ha lavorato per mettersi al passo, con bontà e
spessore delle riforme..." Quanto al taglio della spesa per la pubblica
amministrazione possiamo compararci alla Francia. Abbiamo lo stesso numero
di abitanti. 58 milioni la Francia e 57 l'Italia. I dipendenti della pubblica
amministrazione francesi sono 5 milioni, quelli italiani sono 3 milioni.
La Francia spende il 14,6% del Pil. L'Italia il 10%. I servizi pubblici:
Eravamo all'ultimo posto tra i trenta paesi più organizzati. Oggi siamo
a metà strada. Certo c'è ancora da migliorare, però metà del percorso
lo abbiamo fatto. Ancora: L'Italia è tra i paesi più avanzati per la informatizzazione
nella pubblica amministrazione, addirittura più degli States. Secondo
paese dopo la Finlandia per la carta d'identità elettronica. Primo paese
per il valore giuridico della firma digitale; primo paese per le dichiarazioni
fiscali on line. Noi abbiamo già superato il progetto dell'uso dei computer
nelle pubbliche amministrazioni, perché i computer già ci sono. Il 76
% degli italiani considera che ci sia stato un miglioramento con l'informatizzazione
delle pubbliche amministrazioni. ( commento di D'Alema alla persona seduta
accanto a lui in prima fila: “Davvero ha mandato un pacco a Berlusconi?
Credevo che scherzasse. Fino all'ultimo”. ) Video
di Folon - Intervento in lingua francese con auguri per la riuscita
del progetto di Rutelli. Saluti in chiusura con la frase "Francesco
mi hai conquistato". Fassino
- Ci avevano detto all'inizio della ultima legislatura che gli interventi
per sanare la finanza pubblica erano troppo drastici. Che con la cura
sarebbe morto anche il cavallo. Il cavallo non è morto e noi, avendo ereditato
un paese sull'orlo della bancarotta, lo abbiamo risanato. Nel 1996 ero
sottosegretario agli esteri ed incontrai negli Stati Uniti il mio omologo,
il quale mi disse: "L'Italia è un grande paese, peccato che consuma
la sicurezza prodotta dagli altri”. In questi anni i nostri soldati sono
stati in Bosnia, Alsazia, Cossovo, Macedonia, per vigilare e produrre
sicurezza in altri paesi. Se oggi io andassi negli States, il mio omologo
di allora non potrebbe più dirmi che l’Italia consuma la sicurezza prodotta
dagli altri. Violante - Mette in evidenza la questione delle candidature femminili. Afferma che è necessario dare maggiori opportunità alle donne perché l'astensionismo femminile si supera solo se ci sono candidate donne. Prende ad esempio la Francia con la metà delle candidature al femminile. |
Com'è
migliorata l’Italia
1) DEBITO: diminuito da 135 mila miliardi a 30 mila miliardi; 2)
OCCUPAZIONE: cresciuta: un milione e duecentomila posti 3) TASSI DI INTERESSE scesi: di
cinque punti e mezzo 4)
RETRIBUZIONI: aumentata del 3,9%; 5)
INVESTIMENTI PUBBLICI: 6)
BORSA: cresciuta del 208% 7)
PRIVATIZZAZIONI: per 123 mila
miliardi; 8)
EVASIONE FISCALE: il gettito fiscale è aumentato
Con
Berlusconi: -l’indebitamento
era salito di tremila miliardi -l’occupazione
era diminuita di 330 mila unità -i
tassi di interesse erano saliti si due punti -gli
investimenti pubblici erano stati ridotti di 3 mila miliardi -la
borsa era scesa del 7% -L’elusione incentivata dalla legge Tremonti
9)
TERRITORIO: oggi
il 10% del territorio italiano è protetto: Cinque terre, Appennino Tosco-Emiliano, Alta Murgia, Val d’Agri e Lagonegrese, Sila; - Sono stati stanziati, solo nel 2000, 190 miliardi per interventi urgenti in 290 comuni a rischio idrogeologico elevato; -- E’ ricomparsa la foca monaca davanti alle coste sarde; - E’ stato abbattuto l’enorme edificio abusivo che deturpava la costiera amalfitana (l’hotel Fuenti) - Sono state recuperate e abbellite decine di migliaia di case con gli incentivi alle ristrutturazioni edilizie.
10)
BUROCRAZIA:
sono diminuiti i documenti richiesti dagli italiani del 55%, con un risparmio
di 2000 miliardi. - la carta d’identità si rilascia in giornata; - i certificati da presentare sono sostituiti con le autocertificazioni; - è stato istituito lo sportello unico per le autorizzazioni alle imprese; - è stato abolito il consenso del Tribunale per costituire nuove imprese; - in 133 comuni è in distribuzione la carta d’identità elettronica con la quale si potrà accedere ai servizi on line della pubblica amministrazione
11) FAMIGLIE: - Ridotta l’Irpef dal 26,5% al 18,5%; - Cresciute le detrazioni per il coniuge a carico; - Iva agevolata, esenzione del bollo auto, per i cittadini disabili, detrazione Irpef di un milione per i cani guida dei non vedenti; - Abolita la tassa di successione per l’eredità fino a 350 milioni su ciascun familiare; - Tasse deducibili fino a tre milioni per i contributi versati per assistenza agli anziani e per colf e baby sitter;
12) FISCO: - 10 mila miliardi di evasione fiscale recuperati; - sostituite sette diverse imposte con l’Irap; - possibilità di ridurre da 7 a 5 le aliquote Irpef con il reinvestimento degli utili d’impresa; - dichiarazioni di redditi on line (31 milioni); - accorpamento in un unico Ufficio delle entrate, al posto dei molti uffici precedenti (ufficio del Registro, Iva, distrettuale delle imposte dirette, ex Intendenze di finanze)
13) IMMIGRAZIONE: - Nel 2000 sono stati rimpatriati 110 mila clandestini; - Nuova Legge che prevede l’espulsione immediata degli stranieri arrestati in flagranza di reato
14) ECONOMIA: - Il tasso d’inflazione tendenziale è sceso, dal 4,6% al 2,6%; - Le retribuzioni reali sono cresciute del 3,9%; - I tassi d’interesse sono diminuiti dal 10.3% al 5,5 %; -
L’indebitamento
pubblico era al 7% del Pil, nel 2000 è stato dell’1,3% del Pil;
15)
LAVORO: - Un milione e duecentomila posti di lavoro in più; - Sgravi fiscali per cui il costo del lavoro è sceso di oltre il 3%; - Incentivi: 15 mila miliardi nel biennio 1997-98; - Incentivi erogati dall’Unione europea
16) SCUOLA E UNIVERSITA': - Si è innalzato a nove anni l’obbligo scolastico, e a 18 anni l’obbligo alla formazione professionale; - Si è stabilita l’autonomia per la scelta degli indirizzi organizzativi e didattici; - Contributi per l’acquisto dei libri scolastici a tutte le famiglie con reddito inferiore a 30 milioni, si è dotata la scuola primaria di un computer ogni 50 allievi (prima ce n’era uno ogni 500). Si prevede di collegare a Internet tutte le scuole entro il 2001, si è concesso il “prestito d’onore” per gli studenti delle superiori per l’acquisto del computer senza interessi in 24 mesi; - Riorganizzazione dei corsi di laurea per l’Università.
17) SICUREZZA E GIUSTIZIA: - Nel 2000 è partita la sperimentazione del Poliziotto di quartiere; - Possibilità di effettuare denunce a domicilio per anziani e disabili; - Istituito l’Ufficio Minori presso tutte le Questure; - Il Giudice di Pace può intervenire anche per i reati penali minori; - Bando di concorso per 350 nuovi magistrati; - Assunti 340 nuovi addettiper la giustizia minorile |
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37 L’Italia
sorridente: previsioni sul bel Paese
Come
potrà essere l’Italia tra qualche tempo? Sandra
Bianchini e Dario Geronti Sono sposati da cinque anni. Lei è impiegata
part-time presso un’agenzia turistica, lui, Dario è un insegnante. Abitano
a Messina. Hanno un figlio e decidono di metterne al mondo un secondo.
Dopo la nascita del secondo bambino Sandra resterà a casa ad accudire
alla sua famiglia. Grazie all’abolizione totale delle tasse per le famiglie
fino a 45 milioni di reddito annuo, Dario e Sandra ritengono conveniente
attendere che i bambini crescano con la madre in casa. Lei ha stipulato
un’assicurazione pensionistica con sovvenzioni anche statali. |
Il
monitor del "Moniteur"
Nel
1815 la libertà d’informazione ha connotati tragicomici.
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39. Risposta a Silvio Berluscon
Egregio
cavalier Berlusconi, Wanda Montanelli |
1.
Giuliana Ukmar, “Se mi vuoi bene dimmi di no”, Franco Angeli/Le Comete,
Milano 1997; 2. Elena Dagrada, “A parer nostro”, Rai, Nuova Eri, Torino, 1990; 3. Ignazio Ramonet “Le tirannie della Comunicazione” Asterios Editore, Trieste, 1999; 4. “Il libro dei fatti 2000”, Adnkronos, Roma, 2000; 5. “Il libro dei fatti 2001”, Adnkronos, Roma, 2001; 6. Dwight Macdonald, “Masscult e Midcult”, edizioni e/o, Roma 1997; 7. David l. Altheide, “Creare la realtà”, Eri, Edizioni Rai, Torino, 1985; 8. Andrea Gambarino, “Sociologia del giornalismo”, Torino, 1985; 9. Maurizio Grande, “abiti nuziali e biglietti di banca”, Bulzoni ed., Roma, 1986; 10. Marshall Mc Luhan, “Gli strumenti del Comunicare”, EST ediz., Milano 1997; 11. Colette Dowling, “La sindrome di Biancaneve”, Gruppo edit. Fabbri, Milano, 1988; 12. Mario Morcellini, "Elezioni di Tv”, Costa & Nolan, Genova, 1995; 13. Nadia Tarantini, “Francesco Rutelli”, Viviani editore, Roma GIORNALI: 1. Alberto
Papuzzi, “Bobbio-Rutelli, dialogo sulla democrazia”, La stampa.
Torino, 6 febbraio 2001; |