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Aldo,
con la mano libera, s’impadronì del mio viso,
lo sollevò all’altezza del suo; le nostre bocche,
vicinissime, respiravano all’unisono, temetti per un
attimo che volesse baciarmi, ma lui, allontanandosi appena,
esclamò:
-Se tu non fossi nata t’avrebbero
inventata!-
Scioltami dall’abbraccio ironizzai:
-Inizi a parlare in rima, fai progressi amico mio!- E aggiunsi
-Un giorno mi dirai che anche tu scrivi poesie!-
-Chi altro scrive poesie?- Rispose
Aldo incuriosito.
-Io!... Non te l’ho mai detto perché sono sicura
che i miei versi non potrebbero interessarti; noi siamo portati
a dissacrare anche quello che non meriterebbe di essere dissacrato!-
-Mi dicesti che quando cadevi in depressione,
scrivevi per cercare di capire la ragione della tua disperazione:
avevi trovato un sistema per psicanalizzarti; sei riuscita
a esorcizzare le tue paure?-
Incoraggiata dal suo interessamento continuai:
-Le mie crisi, veri attacchi di panico, arrivano sempre allo
stesso modo; vengo posseduta da una paura, che rasenta la
disperazione, ma nel momento in cui tocco il fondo, tutto
si consuma, restituendomi, ogni volta, l’amore per la
mia vita!-
Aldo assentì:
-Gli entusiasmi sono importanti! A te,
poi, basta guardare un’alba sul mare, un fiore che sboccia
per ritrovarli! Questi tuoi entusiasmi confermano che non
hai permesso né alla vita né agli altri di strapparteli
dal cuore. Forse tu vivi in una dimensione difficile da capire,
per molti addirittura incomprensibile, ma in questo spazio
riesci sempre a recuperare un tuo mondo-
Mentre Aldo parlava, cercavo di ritrovarmi nelle sue parole,
ma forse, quelle parole, Aldo le stava regalando a se stesso:
mi assomigliava! Soltanto che lui aveva buttato "la spugna",
io no; sempre pronta a morire per le cose in cui credo! Aldo
non mi parlava mai della sua vita; dovevo intuire anche quello
che non diceva: era un deluso!
-Ora vado a prepararti un buon caffè, poi parleremo
della mia commedia-
Mi alzai, ma Aldo mi prese per un braccio e con una lieve
pressione mi obbligò a sedermi di nuovo e, con tono
che non ammetteva repliche:
-Della commedia parleremo dopo, prima
voglio leggere le tue poesie. Ora capisco perché il
tuo amico Toni ha parlato di produzione letteraria; sarà
anche un esaltato, come dici tu, ma per essere tanto entusiasta
vuol dire che qualcosa di buono dovrà pure esserci
in quello che scrivi!-
Andai verso lo scrittoio, presi il diario e lo consegnai nella
mani di Aldo:
-Adesso, permettimi di offrirti un caffè; nel frattempo
potrai soddisfare la tua curiosità; ti prego di non
ridere delle cose che scrivo; il tuo giudizio sarà
comunque molto importante-
Ed uscii.
***
*** ***
Quando
rientrai col bricco del caffè bello fumante, Aldo sollevò
lo sguardo dalle pagine del diario sorridendomi teneramente.
Mi chiese se potevo prestargli il diario, voleva leggerlo
con calma; desiderava capire. Lo guardai interrogativamente
ed aspettai che esprimesse il suo giudizio. Lui che prediligeva
solo argomenti letterari, filosofici, impegnati ! Aspettai!
Non dovetti attendere molto; Aldo mi spalancò le sue
braccia ed io mi ci buttai dentro felice. Non rideva dei miei
versi! E, fiduciosa, ritornai a chiedere:
-Potrò scrivere una commedia?-
-Non esagerare! Per scrivere una commedia
ci vuole forza, preparazione. Se bastasse solo la fantasia
potresti anche prendere il premio Nobel! Ti suggerisco un’altra
idea; perché non fai musicare alcune delle tue poesie
trasformandole in canzoni?-
-Io paroliera? Ma lo sai che tu hai più fantasia di
quanta immaginassi! Peccato che ormai ho detto a Renato che
sto scrivendo una commedia. Quando andai a fare una corsa
con lui sull’autostrada, per darmi importanza, gli ho
detto che ero una scrittrice in cerca di strane sensazioni
e che l’eroina della mia commedia era una a cui piaceva
frequentare salotti particolari; come la protagonista del
film "Bella di giorno"-
Aldo ebbe un gesto d’irritazione:
-Smettila di coniugare fantasia e realtà!
A volte dai la sensazione che tu voglia volutamente crearti
situazioni anomali, per poi soffrirne. Sei una strana creatura!
Nei tuoi concetti esprimi principi altamente morali, quasi
da intransigente bacchettona, ma con la stessa convinzione,
affermi che sei morbosamente attratta dall’atmosfera
peccaminosa di quel salotto, per smentirti, subito dopo, con
la metafora dell’agnello sacrificale in cui spesso t’identifichi:
l’umiliazione che t’inflisse tuo marito non può
giustificare questa tua confusione! Ho la sensazione di parlare
con due donne distinte e separate. Le due anime che albergano
in te non possono essere entrambe intellettualmente oneste:
quale delle due è "autocoscienza assoluta"?-
Scattai come una molla:
-Anche tu vorresti psicanalizzarmi?-
-Perché, chi altri ti psicanalizza?-
Il trucchetto delle rose azzurre non avrebbe funzionato, molto
meglio esaurire la curiosià del mio amico:
-Renato, non fa che ripetermi "smettila di farti del
male!" Ed, ogni volta, i suoi occhi, si riempiono di
dolcezza. Un giorno te lo presenterò; è un uomo
meraviglioso, sono sicura che ti piacerà-
-Se è un uomo tanto meraviglioso
come dici, non ha bisogno delle tue bugie per amarti! Ti piace
Renato? Goditelo! Aspetta che sia lui a dimostrare qualcosa
a te! La tua abilità, nel precipitare i tempi, finisce
prima o poi per danneggiarti. Al posto del cervello hai un
centralino... se potessi ne staccherei i fili!-
-Avrò sbagliato, ma tu sai che quando inizio un discorso
desidero portarlo a termine, costi quel che costi. Tu stesso
mi hai sempre ammirata per la mia tenacia, per la mia coerenza
ed il mio coraggio. Non mi smentirò neanche questa
volta!-
-Per ricadere in una delle tue solite
crisi?-
-No, non mi ammalerò; il personaggio della scrittrice
mi aderisce addosso. Mi piaccio talmente in queste vestì
che, anche se volessi, non potrei più togliermele;
quando parlo con Renato mi scappa, quasi sempre, una rima
baciata-
-E lui ti risponde con un’assonanza?-
-Mi risponde che non vede l’ora di leggere il mio romanzo.
Ti rendi conto che non ho via d’uscita?-
-Quali sono le ore in cui ti piace scrivere?-
-Mi sveglio quando gli altri dormono-
-Lo so che sei un’allodola, l’alba
ti è congeniale. Questo tuo "congeniale"
sta diventando anche un mio intercalare e, fra non molto,
mi esprimerò in rime baciate-
-Appena sveglia, sento tante parole che mi cantano dentro,
pronte per essere scritte; sarà un gioco da ragazzi!-
-Il tuo candore e commovente! Quando
credi in qualche cosa, riesci a semplificarla in modo sconcertante!
Hai pensato al tipo di commedia che vorresti scrivere?-
Ed io tutto d’un fiato:
-Scriverò una storia d’Amore, cosi bella da sembrare
una favola e la intitolerò "Eternamente insieme
in un castello inglese", proprio come la favola che mi
ha raccontato Renato; un Amore che va oltre la vita-
-Quanto ti piacciono le favole! E questo
tuo Renato te ne ha raccontata subito una! Che lavoro fa il
tuo Renato?-
-Imprenditore edile-
-Un tecnico con tanta fantasia!-
-Anche Toni è un burocrate con tanta fantasia-
Aldo attese un attimo prima di rispondermi, doveva un attimo
riordinare quelle idee che io riuscivo spesso a confondergli.
-Questo Amore che continua oltre la
vita: avrà letto "Cime tempestose". Tu hai
la vocazione per la prateria, Renato per la brughiera; non
lo starai contagiando troppo? Ho l’impressione che se
continuerà a starti vicino, presto leggeremo sui giornali
di palazzi crollati misteriosamente; i tuoi entusiasmi non
si possono coniugare con i calcoli, come la realtà
e la fantasia-
-Soltanto tu non ti lasci trascinare dai miei entusiasmi.
Sempre pronto a farmi sentire ridicola; un giorno o l’altro
coinvolgerò anche te, e vedrai che voli pindarici farai!-
Corrugai la fronte e lui:
-Cosa stai pensando? Ogni volta che
corrughi la fronte a quel modo mi preoccupi. Già ti
vedi con Renato in un castello inglese? Prova a pensarti,
eternamente insieme in un castello con un solo uomo! Sarebbe
di "uno squallido"! Dopo qualche giorno esilieresti
Renato dal castello, costringendolo ad errare nella brughiera
e, mentre lui invoca disperatamente il tuo nome, proprio come
in "Cime tempestose"; tu, insieme alla tua amica
Gigì, organizzerete festini e baccanali, ai quali parteciperebbe
Toni, insieme ad altre anime lussuriose; come vedi la fantasia
non mi manca!-
-Sono io che ti ho fornito gli elementi-
-Attenta amica mia, il tuo candore è
commovente! Impara a difenderti! Nelle favole c’è
il lupo cattivo e se dovessi incontrarne uno, potrebbe sbranarti.
Adesso scappo! Con te il tempo non passa, vola! Mi piace il
tuo mondo, ma non posso dimenticare il mio! In questa casa
ci si ossigena, sei una boccata d’aria pura! Porto con
me il tuo diario. Te lo renderò quanto prima. In queste
pagine c’è la tua vita, attenta a chi l’affidi!-
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